Perchè essere goffi oggi è sinonimo di coolness

Perchè essere goffi oggi è sinonimo di coolness

Il termine “Cringe”, che in italiano significa “imbarazzante” o “ridicolo”, ha guadagnato notevole popolarità sui social negli ultimi tempi, ma ha trovato un nuovo e sorprendente impiego nell’ambito del beauty&fashion. Circa un anno fa, il New York Times ha compilato un elenco di oggetti e comportamenti definiti “cringe”, che includevano dai leggings con stampe galattiche alle Crocs, che oggi godono invece di grande apprezzamento. Tuttavia, nell’ultimo periodo la situazione è cambiata radicalmente, con sempre più creator e celebrità che hanno abbracciato il concetto di cringe come parte esclusiva della propria personalità, utilizzandolo come ingrediente speciale per creare look eccentrici e innovativi.

È così che ha preso vita il fenomeno del “cringe chic”, una derivazione del celebre “ugly chic” lanciato da Prada negli anni ’90, che esalta l’estetica della vita quotidiana e ridefinisce i canoni del buon gusto. Mentre Prada si concentra sull’eccentricità banale, come dimostrato dalla famosa collezione SS96, il cringe chic moderno si basa sull’ironia, la goffaggine e i contrasti audaci, celebrando abbinamenti improbabili. Sebbene non esista un marchio specifico che abbracci completamente questa estetica, marchi come JW Anderson e Ashley Williams hanno dato il via a una nuova ondata di creatività, presentando prodotti e look che abbracciano l’essenza del cringe chic. Tra gli esponenti di spicco di questo stile si trovano Grimes, con i suoi outfit cybercore eccentrici, Billie Eilish con il suo stile grannie-core, e Julia Fox, regina dello street style audace che spesso incorpora elementi clowneschi e forme esagerate. Su internet, numerosi appassionati di moda e creator sperimentano con questa tendenza, esprimendo liberamente la propria creatività senza timore di essere giudicati come ridicoli.

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[CC: Pixelformula, SIPA / IPA; Getty images; Pradagroup.com; Whoopse;]