La sentenza del tribunale è contro Chiara Ferragni

La sentenza del tribunale è contro Chiara Ferragni

Il Tribunale civile di Torino ha recentemente pronunciato una sentenza rilevante riguardante la vendita del pandoro ‘Pink Christmas’ brandizzato Chiara Ferragni, affermando che la promozione del prodotto è stata accompagnata da messaggi ingannevoli legati a una campagna di beneficenza. Il giudice ha accolto il ricorso presentato dal Codacons, insieme all’Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi e Adusbef, sostenendo che le modalità di pubblicizzazione adottate dalla società Balocco S.p.A. hanno portato i consumatori a credere erroneamente che acquistando il pandoro avrebbero contribuito direttamente al finanziamento dell’ospedale Regina Margherita di Torino per l’acquisto di un nuovo macchinario per la cura dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing. Questa decisione potrebbe potenzialmente aprire la strada ai risarcimenti per i consumatori che si sono sentiti ingannati.

È importante sottolineare che questa sentenza è stata emessa in maniera indipendente dalle indagini in corso condotte dalla Procura di Milano riguardo all’accusa di truffa aggravata, che coinvolge anche Chiara Ferragni. Tuttavia, la questione sollevata riguardo alla vendita del pandoro e alla sua promozione in modo fuorviante è stata anche oggetto di discussione da parte del presidente dell’Antitrust, Roberto Rustichelli, durante la presentazione della relazione annuale alle Camere. Rustichelli ha evidenziato come la comunicazione ambigua tra sponsorizzazione e iniziative di beneficenza possa danneggiare indebitamente i consumatori, sottolineando la necessità di maggiore chiarezza nelle pratiche commerciali.

Inoltre, l’Antitrust è stata la prima istituzione ad avviare un’indagine sul caso del pandoro ‘Pink Christmas’, che si è conclusa con l’applicazione di una multa di un milione di euro nei confronti di Chiara Ferragni. Questo evidenzia l’attenzione delle autorità sulla questione e l’importanza di garantire la trasparenza e l’onestà nelle attività commerciali, specialmente quando si tratta di iniziative di beneficenza che coinvolgono il pubblico.