Attori Italiani contro Netflix: Aggiornamenti della protesta

Attori Italiani contro Netflix: Aggiornamenti della protesta

In Italia, come nel resto del mondo, gli attori famosi costituiscono solo una piccola parte della categoria, mentre la maggior parte interpreta ruoli minori in film, serie televisive e pubblicità. Sebbene i guadagni da questi ruoli siano solitamente modesti, gli attori spesso ottengono una parte significativa del loro reddito dai diritti d’autore, che possono rappresentare una fonte importante di introiti. In passato, questi diritti erano calcolati principalmente sulle repliche televisive, ma ora includono anche i guadagni derivanti dallo streaming. Tuttavia, è difficile determinare con esattezza quante volte un contenuto viene riprodotto sulle piattaforme di streaming, il che rende complicato stabilire se i compensi offerti sono adeguati.

Netflix, ad esempio, determina i compensi in base alle ore di visione dei singoli contenuti, ma la trasparenza dei dati di fruizione è limitata. Questa situazione ha portato a tensioni tra attori e piattaforme di streaming, simili a quelle che hanno portato a uno sciopero ad Hollywood l’anno scorso. Recentemente, alcuni attori italiani, tra cui Elio Germano, Valerio Mastandrea, Neri Marcorè e Claudio Santamaria, hanno sollevato preoccupazioni simili e hanno intentato una causa contro Netflix presso il tribunale civile di Roma attraverso la società di gestione dei diritti d’autore Artisti 7607.

Artisti 7607, fondata nel 2012, rappresenta oltre 3000 artisti nella riscossione dei diritti d’autore. Nonostante anni di negoziati, non è stato ancora raggiunto un accordo tra Artisti 7607 e Netflix, con entrambe le parti che sostengono posizioni divergenti sulla conformità alle normative europee e nazionali. Nel frattempo, il Nuovo IMAIE è la principale agenzia italiana per la riscossione e la redistribuzione dei diritti d’autore per attori e doppiatori, e ha raggiunto un accordo con Netflix alcuni anni fa.

Gli attori, come Michele Riondino e Neri Marcorè, sostengono la posizione di Artisti 7607 nel cercare compensi equi e dignitosi per il lavoro degli artisti. Questa controversia si aggiunge alle preoccupazioni più ampie dell’industria cinematografica italiana. Il settore è stato gravemente colpito dal ritardo nell’attuazione di misure di sostegno pubblico, con molti progetti rimandati o cancellati, causando instabilità occupazionale, soprattutto per i giovani lavoratori. A fronte di ciò, si sono verificati incontri e manifestazioni, come il recente meeting a Roma denominato “Vogliamo che ci sia ancora un domani”, che ha cercato di sensibilizzare sulle sfide che l’industria cinematografica italiana sta affrontando. Questi eventi evidenziano l’importanza economica e culturale del settore, e la necessità di interventi per preservarlo e farlo crescere.

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