Qualche volta, l’abbigliamento parla da sé. L’outfit di Justin Bieber del 17 aprile rappresenta indubbiamente un’autentica opera d’arte della moda: una felpa grigia, una generosa maglietta bianca e due pantaloni della tuta Balenciaga, abbinati alle esclusive ciabatte Louis Vuitton del valore di oltre 2500 dollari. Aggiungendo un tocco personale, Bieber indossa persino la cover del telefono della sua consorte.
Eppure, mai prima d’ora un outfit mi ha colpito in modo così straordinario come quello di Bieber. Non è questione di bellezza o bruttezza, né di entrambi, né di nulla di tutto ciò.
Non si tratta solamente del fatto che indossi dei pantaloni larghi; abbiamo già visto questa tendenza molte volte. La vera sorpresa è osservare Bieber passeggiare con estrema noncuranza, come se avesse appena fatto un pranzo informale a Los Angeles con un amico (al Sushi Park, ovviamente). Eppure, simultaneamente, Bieber sfoggia due paia di pantaloni della tuta sovrapposti in modo disordinato sopra delle enormi ciabatte a forma di zampa d’orso, firmate da Pharrell.
Uno spettacolo imponente, proprio come i suoi pantaloni. Entrambi. “Sbalorditivo” è l’aggettivo che mi viene in mente.
Vi è una straordinaria discrepanza eroica tra l’outfit di Bieber e la sua attitudine, persino tra la parte superiore e quella inferiore dell’abbigliamento. Se questo non è sprezzatura, cosa potrebbe mai essere? Forse è addirittura l’essenza divina. È come osservare un’eclissi solare, ma senza il rischio di danneggiare gli occhi. Probabilmente.
In realtà, cosa altro potrebbe aggiungere a questa visione? I commenti risultano superflui: Justin Bieber indossa pantaloni su pantaloni come se fosse semplicemente un’altra giornata normale, in fondo, si tratta solo di pantaloni.
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